Durante il carnevale di Venezia l’eterna lotta tra amanti delle frittelle e amanti dei galani si fa ancora più accesa.
Per toglierci ogni dubbio l’ideale è cimentarsi in una sfida culinaria provando entrambe le ricette della Zia Morena!
E voi, siete team Frittelle o team Galani?
Le frittelle, o per meglio dire “frìtole” in veneziano, nel passato erano considerate il dolce nazionale della Repubblica Serenissima. Gli storici raccontano che le fritole venivano preparate in strada dai fritoleri in piccole baracche di legno e vendute appena sfornate, calde e fragranti. Tutti gli ingredienti venivano esposti per sottolineare la genuinità del prodotto.
La ricetta originale degli antichi fritoleri prevede un impasto di uova, farina, zucchero, uvetta, pinoli, poi olio o grasso di maiale per la frittura, e per finire zucchero in abbondanza per la decorazione. Oggi esistono moltissime varianti della ricetta originale, ma per noi l’autentica frittella rimane quella veneziana.
Ingredienti (per 6 persone):
400 g di farina, 100 g di uvetta sultanina, 1 cucchiaio di zucchero, 2 uova, 1 bicchiere di latte, 1 bicchierino di rhum, 30 g di lievito di birra, sale, olio di arachide per friggere e zucchero a velo per decorare.
Sciacquate l’uvetta e fatela ammollare in acqua tiepida.
Sbriciolate il lievito di birra in una tazza e diluitelo con 3 cucchiai di acqua tiepida.
Setacciate la farina in una ciotola e mescolatela con lo zucchero e un pizzico di sale.
Disponete la farina a fontana e incorporatevi le uova, il rhum e il lievito diluito in acqua.
Mescolate gli ingredienti, aggiungendo il latte, appena tiepido, quanto ne serve per avere una pastella densa.
A questo punto scolate l’uvetta, asciugatela e aggiungetela al composto.
Coprite la ciotola con un coperchio e mettete il composto a lievitare in un luogo tiepido fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato.
Mettete sul fuoco una padella con olio molto abbondante, in modo che le frittelle vi galleggino dentro, e quando sarà ben caldo, versatevi l’impasto a cucchiaiate.
Quando avranno assunto un bel colore dorato, toglietele dal fuoco e asciugate l’olio in eccesso.
Per finire spolveratele con lo zucchero a velo per un risultato davvero delizioso.
Il nome delle chiacchiere di Carnevale varia da regione a regione: bugie in Liguria, cenci in Toscana, frappea Roma, cròstoli in Friuli e infine galani per noi Veneti.
Le origini di questa ricetta risalgono addirittura all’antica Roma, quando, durante la celebrazione dei Saturnali, una festa simile al Carnevale odierno, si preparavano le frictilia, dei dolci fritti nel grasso di maiale molto simili alle attuali chiacchiere.
Ingredienti: farina 500 gr, zucchero 80 gr, burro o strutto 50 gr, 3 uova, un pizzico di sale, liquore a piacimento (marsala o vino bianco o grappa).
Per realizzare la ricetta delle chiacchere dovete preparare l’impasto con un pochino di anticipo.
Disponete la farina sul piano di lavoro, aggiungendo lo zucchero e il sale, mescolate e formate una fontana di farina.
Disponete al centro della fontana le uova, il burro o lo strutto.
Aggiungete poi il vino o il marsala, che dovrete incorporare man mano che procedete con l’impasto.
Fate attenzione con il liquore, se ne aggiungete troppo il composto rimarrà liquido ,le dosi variano infatti in base alla qualità della farina, che può assorbire più o meno liquido.
Impastate fino ad ottenere un composto compatto e malleabile, della consistenza di una pasta frolla.
Dopo aver ottenuto l’impasto delle chiacchere, dovrete farlo riposare in frigorifero, almeno mezz’ora ma sarebbe meglio per un po’ di più.
Passate dunque alla stesura della pasta, passaggio fondamentale per la buona riuscita della ricetta. La sfoglia deve essere sottile, anzi sottilissima, per questo motivo è utile usare la macchina per stendere fino allo spessore più sottile.
Una volta preparata la sfoglia, accendete il fornello e mettete sul fuoco una pentola con un litro di olio di semi e fatelo scaldare per bene. Mentre l’olio scalda, potete realizzare le forme delle vostre chiacchere. Potete sbizzarrirvi creando rombi o rettangoli. Se ci farete un taglio al centro le chiacchere assumeranno delle forme particolare e risulteranno ancora più croccanti e alveolate.
Una volta che l’olio è caldo, immergete le chiacchere nell’olio caldo e smuovete leggermente la pentola in modo che si formi dell’aria che le faccia gonfiare.
Quando le chiacchere risultano dorate estraetele dall’olio e adagiatele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Il tocco finale è una bella spolverata di zucchero a velo.
Quindi, ricapitolando, i consigli di zia Morena per ottenere delle chiacchere perfette sono: sfoglia sottile, anzi sottilissima, olio ben caldo, fondamentale, smuovere la pentola in cottura per creare più aria e delle belle bolle. Infatti le chiacchiere di Carnevale devono avere le bolle! È il segno che la sfoglia è stata tirata a dovere e la frittura è stata fatta a regola d’arte.
Chi è particolarmente attento alla salute e alla linea può decidere anche di optare per una cottura al forno, ma il risultato, lo sapevano anche gli antichi Romani, non sarà mai lo stesso!