Stando agli ultimi dati OMI nel secondo trimestre 2022 il tasso di crescita tendenziale delle compravendite nel settore residenziale è stato positivo per l’8,6% rispetto allo stesso quarto del 2021, per un totale di circa 219 mila abitazioni compravendute, 17 mila unità in più rispetto al 2021.
Il dato conferma pertanto la buona tenuta del mercato immobiliare, confermata altresì dal fatto che il segno positivo ha riguardato tutte le macro aree e le tipologie abitative:
Per quanto poi riguarda l’analisi dei dati mensili, nel confronto con gli stessi mesi del 2021 si evidenzia una intensificazione degli scambi in maggio e in giugno, con tassi di crescita che raggiungono quasi il 27% nei comuni capoluogo al Sud. Il mese di aprile è invece stato quello meno dinamico.
Contemporaneamente, l’OMI ha pubblicato i risultati del Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, realizzato in collaborazione con Tecnoborsa e Banca d’Italia.
Dall’analisi condotta su un ampio campione di agenti immobiliari emerge come il 67% abbia rilevato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita e che la quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel trimestre è scesa all’84,9%, contro l’87,6% del trimestre precedente.
Ancora, rileviamo come:
Infine, si rileva come le attese delle agenzie sull’andamento del mercato immobiliare per l’attuale trimestre siano notevolmente peggiorate sia per il proprio mercato di riferimento che per quello nazionale, con saldi tra aspettative favorevoli e sfavorevoli che sono divenuti significativamente negativi (20 punti percentuali). Prevale il pessimismo anche sull’orizzonte biennale (-18,7 punti per il mercato locale, -23,3 punti per il mercato nazionale).
Si sottolinea altresì come il Sondaggio abbia rilevato come lo scoppio della guerra in Ucraina e i recenti aumenti dell’inflazione stiano influenzando al ribasso sia il numero dei potenziali acquirenti che i prezzi di vendita delle abitazioni.
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