In virtù di quanto contenuto nell’ultimo report trimestrale dell’OMI / Agenzia delle Entrate, il quarto trimestre 2018 ha rappresentato il quindicesimo quarto di espansione continuativa del mercato residenziale, confermando così un buono stato di forma dell’immobiliare abitativo tricolore, e un ritorno ai livelli di fine 2011, precedente picco nella recente serie storica.
Non è questo, comunque, l’unico
dato positivo che emerge dall’attenta lettura del report dell’OMI che, anche
sotto il profilo dell’esame per aree territoriali, mostra ora un andamento più
omogeneo rispetto al passato.
A proposito di aree territoriali, appare evidente come sia il Nord Est l’area dove la crescita si conferma più marcata:
il + 12,5% del quarto trimestre 2018 ribadisce infatti il tasso tendenziale del trimestre precedente, permettendo così a questa macrozona di poter celebrare un più celere ritorno ai livelli ante-crisi. Molto positiva appare essere altresì la prestazione del Centro, che chiude il trimestre con un + 12,4% in evidente accelerazione rispetto al + 7,0% del trimestre precedente.
La crescita è superiore alla
media nazionale anche per le Isole
(+ 10,5%), mentre sembra essere meno rapida la crescita nel Sud (+ 4,3%), pur in accelerazione
rispetto al trend del trimestre precedente (+ 3,0%).
Su scala nazionale, la crescita
su base tendenziale dei comuni capoluogo
(+ 10%), è leggermente superiore a quella dei comuni minori (+ 9%). Una
dinamica che è principalmente concentrata nel Nord Ovest, mentre le altre
quattro macroaree sono caratterizzate per un andamento opposto.
Passando poi alle variazioni in
termini di superficie, si noti come il trend non si discosti in maniera
rilevante da quanto si può osservare per le unità residenziali oggetto di
compravendita. L’abitazione media scambiata
nel trimestre ha una superficie di circa 106 metri quadri, equivalente a quanto
registrato nello stesso quarto del 2017.
Suddividendo il numero di abitazioni compravendute per classi di
superficie, e per macroarea territoriale, si scopre altresì che la dinamica
espansiva che si è caratterizzata per la crescita più sostenuta (+ 10,8%) è
quella delle abitazioni di minore dimensione (< 50 metri quadri), grazie
soprattutto al comportamento nel Nord e nelle Isole. È pur vero che quasi il
60% del mercato preferisce compravendere immobili di dimensione intermedia,
compresa tra 50 e 115 metri quadri.
Chiudiamo infine ricordando che
la quota di operatori immobiliari
che ha affermato di aver venduto almeno un’abitazione nel corso del trimestre
oggetto di valutazione è scesa dall’80,2% della precedente rilevazione
all’attuale 77,9%, mentre la differenza tra la percentuale di operatori che riportano
un incremento del numero di potenziali acquirenti e la quota di quelli che ne
segnalano invece una diminuzione è negativa per 1,1 punti percentuali, contro
1,8 punti percentuali della precedente rilevazione.
Concludiamo sottolineando altresì
come il margine di sconto sui prezzi
di offerta rimanga stabile al 10,5%, e che i tempi di vendita sono diminuiti in
media da 8,2 mesi a 7,2 mesi.
Per quanto attiene il futuro, le
aspettative degli agenti immobiliari sul proprio mercato di riferimento
rimangono stazionarie.
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